Domanda:
Emergenza gattino! Come devo fare?!?
Whisperer In The Wind
2013-04-20 05:03:09 UTC
Salve a tutti!
Ho un'emergenza.
La mia gatta era incinta. Ha partorito qualche giorno fa (lunedì o martedì), ma abitando in campagna, non siamo riusciti a trovare i cuccioli. Abbiamo capito che aveva partorito solo lunedì quando il pancione era scomparso e lei era (finalmente) tornata a casa per mangiare.
Oggi però abbiamo trovato i gattini, ma, su 4, 3 erano già morti e l'ultimo è veramente piccolo, quasi in condizioni disperate.
Ho cercato di contattare il veterinario, ma non risponde. Ora sto provando a dargli io un po' di latte parzialmente scremato con dell'aggiunta di panna ed un tuorlo d'uovo (così ho letto in altri forum), ma il gattino non vuole proprio saperne di prenderlo. Ho il terrore di farlo affogare, se lo forzo. Già un pochino di latte gli è uscito dal naso. Volevo avere consigli su come comportarmi, visto che è la prima volta che mi capita.
Può essere che la gatta sia senza latte? O che il gattino non si voglia attaccare? Se non si attacca nemmeno al biberon, come devo fare?
Non so nemmeno quanto costa una visita veterinaria simile, e se "conviene" (vi chiedo perdono per la parola) portare anche il gattino dal veterinario...o se è spacciato...
Ripeto, è in condizioni veramente tristi...ho ancora i lacrimoni perchè proprio non vuole saperne di prendere il latte.
Sette risposte:
anonymous
2013-04-20 05:07:20 UTC
prova a dargli il latte usando un contagocce, una goccia per volta...



ci vuole un po' di pazienza, ma pian piano si abitua...



quando inizia a muovere i primi passi prova a mettergli anche 2 ciotoline; 1 con poca acqua e 1 con poco latte vicino alla sua cuccetta e vedi come si ambienta...



io ho fatto così con un gattino orfano di madre e ce l'ha fatta
shirin3006
2013-04-20 13:25:05 UTC
Prima di tutto riscaldalo, senza scottarlo: se non ha una temperatura corporea abbastanza vicina al normale (38,5- 38,8), i suoi riflessi (anche quello del ciucciare) sono come paralizzati, e, se gli dai il latte, rischi di soffocarlo. Infatti il latte gli esce dal naso perchè lui non deglutisce: attenzione, questo non deve succedere! Per scaldarlo in emergenza lo metti sopra una boule dell' acqua calda non bollente, foderata di stracci puliti, e lo copri (solo questa volta, per riscaldarlo quanto prima) con qualcosa di leggero che mantenga il calore. Non frizionarlo, perchè potresti fargli male.

Solo quando è caldo (misura la temperatura con il termometro: ungi la punta di olio e mettigliela per tre minuti nel sottocoda, ma attenzione a far tutto con tanta delicatezza), prendi il biberon (o la siringa senza ago) con il latte per gattini (o anche la mistura che hai fatto tu, in emergenza) e riscaldalo fino a quando, mettendo una goccia sull' incavo del gomito, ti sembrerà più che tiepido ma non bollente. Poi prendi il piccolo, mettilo quasi diritto su una superficie rigida (tavolo, tuo ginocchio, ecc.) e sostienigli con una mano la schiena e la testa. Bagnagli le labbra con una o più gocce di latte, in modo da riattivare in lui, con l' odore, il riflesso del ciucciare. Infilagli dolcemente il biberon tra le labbra e aspetta che lui beva: non accelerare il ritmo in nessun modo. Bada invece che il foro interno del biberon sia sempre coperto dal latte, altrimenti il piccolo ingerirà anche aria e avrà dolorose coliche gassose. Dopo la poppata, dagli da bere, sempre con la siringa senza ago o con il biberon, acqua oligominerale tiepida (mezza siringa da ml. 5 va già bene, per le prime volte). Può darsi che, avendo lo stomaco già pieno, non voglia bere: nel caso, non insistere. Aspetta il ruttino, tenendo il gattino sempre nella stessa posizione quasi eretta. Poi passa a stimolare i bisogni massaggiando con grande delicatezza e in senso circolare l' addome, insistendo sul sottocoda. Senza questa stimolazione, il piccolo non fa i bisogni e muore. Per i primi due giorni circa le feci vere e proprie saranno sostituite dal meconio, una pappetta più o meno densa di colore tra marroncino e verdognolo. Poi farà le feci, che devono essere abbastanza ben formate, pastose, sul marroncino- giallastro. Ora puliscilo: usa un panno caldo, umido e ruvido, come sarebbe la lingua della mamma. Con un panno simile puliscigli il musino sporco di latte. Mettilo a dormire sulla boule calda e foderata di nuovi stracci puliti. Tieni sotto controllo la temperatura dell' ambiente che deve essere: non inferiore a 30° durante la prima settimana; non inferiore a 28° durante la seconda; non inferiore a 25° durante la terza e la quarta settimana; non inferiore a 22° fino alla quinta settimana. Ovviamente la temperatura della boule deve essere superiore: l' unico limite è che non deve scottare. Ecco lo specchio delle quantità di latte da dargli, e della frequenza delle poppate:

fino a sette giorni: 2,5- 5 ml. ogni due ore (anche di notte);fino a quattordici giorni: 5- 10 ml. ogni due ore (di giorno) e tre ore (di notte);fino a ventuno giorni: 10- 15 ml. ogni tre ore (di giorno e di notte);fino a ventotto giorni: 15- 20 ml. ogni quattro ore (di giorno e di notte).

Il micino che mangia abbastanza e sta bene dorme tranquillo tra un pasto e l' altro. Il micino che ha mangiato poco o sta male si agita, dimagrisce e miagola (anche se noi non possiamo udirlo).

Ogni giorno ci deve essere un aumento di peso: quello ottimale è di 10 gr. al giorno, ma anche aumenti inferiori o irregolari vanno bene, purchè ci siano. Pesa quindi il micino ogni giorno sempre alla stessa ora, per vedere se c' è questo aumento di peso. Pesalo anche prima e dopo ogni pasto, per vedere se ha mangiato la quantità sufficiente.

Ecco in che posizione devi tenere il micino per allattarlo senza soffocarlo:

http://www.ilgazzettino.it/MsgrNews/HIGH/20120523_lizzy-kitten-biberon.jpg

http://www.associazioneacodaalta.it/come-svezzare-un-gattino-orfano

E' però indispensabile che tu sia aiutato dal veterinario: cercane uno sulle pagine gialle in rete.

Prova comunque a salvarlo. I micini hanno a volte insospettabili risorse di energia e resistenza, e bastano un paio di poppate come si deve e alcune ore di temperatura adatta per vederli riprendersi.

Una gatta abbandona il micino per ragioni diverse, tra cui: 1) non ha (ancora abbastanza) latte; 2) ha capezzoli difettosi; 3) il micino, secondo il suo istinto, ha difetti tali che non vale la pena di allevarlo; 4) per motivi ormonali ha (ancora) sopito l' istinto materno; 5) a volte non si accorge di averlo spinto troppo lontano da sé, il piccolo va in ipotermia, non emette più nessun richiamo, e lei non sente più il suo odore di gattino *vivo*.
Emily
2013-04-20 20:40:26 UTC
ciao devi dargli latte per gattini con biberon adatto lo trovi in negozi per animali non digerisce latte per noi umani. poi devi massaggiarli il pancino per fargli fare bisognini e importante,se ti metti in contatto con qualke associazione per i gatti tipo gattile, o ke saran anke in grado di metterti in contatto con qualke gattara ke potra darti consigli,o darti indirizzo di qualke veterinario ke non e esoso,spero ke non sia tardi per la risposta,devi anke pulirlo dopo mangiato come farebbe la mamma,con un batuffolo di cotone umido e anke pulirlo dopo bisognini,.deve mangiare a pancia in giu,non sdraiato come un bimbo però,nei post se consulti in giro in questa rubrica trovi altre informazioni,prova a vedere, mi raccomando latte per gattini ciao .
anonymous
2013-04-20 14:01:06 UTC
Prima di tutto riscaldalo, senza scottarlo: se non ha una temperatura corporea abbastanza vicina al normale (38,5- 38,8), i suoi riflessi (anche quello del ciucciare) sono come paralizzati, e, se gli dai il latte, rischi di soffocarlo. Infatti il latte gli esce dal naso perchè lui non deglutisce: attenzione, questo non deve succedere! Per scaldarlo in emergenza lo metti sopra una boule dell' acqua calda non bollente, foderata di stracci puliti, e lo copri (solo questa volta, per riscaldarlo quanto prima) con qualcosa di leggero che mantenga il calore. Non frizionarlo, perchè potresti fargli male.

Solo quando è caldo (misura la temperatura con il termometro: ungi la punta di olio e mettigliela per tre minuti nel sottocoda, ma attenzione a far tutto con tanta delicatezza), prendi il biberon (o la siringa senza ago) con il latte per gattini (o anche la mistura che hai fatto tu, in emergenza) e riscaldalo fino a quando, mettendo una goccia sull' incavo del gomito, ti sembrerà più che tiepido ma non bollente. Poi prendi il piccolo, mettilo quasi diritto su una superficie rigida (tavolo, tuo ginocchio, ecc.) e sostienigli con una mano la schiena e la testa. Bagnagli le labbra con una o più gocce di latte, in modo da riattivare in lui, con l' odore, il riflesso del ciucciare. Infilagli dolcemente il biberon tra le labbra e aspetta che lui beva: non accelerare il ritmo in nessun modo. Bada invece che il foro interno del biberon sia sempre coperto dal latte, altrimenti il piccolo ingerirà anche aria e avrà dolorose coliche gassose. Dopo la poppata, dagli da bere, sempre con la siringa senza ago o con il biberon, acqua oligominerale tiepida (mezza siringa da ml. 5 va già bene, per le prime volte). Può darsi che, avendo lo stomaco già pieno, non voglia bere: nel caso, non insistere. Aspetta il ruttino, tenendo il gattino sempre nella stessa posizione quasi eretta. Poi passa a stimolare i bisogni massaggiando con grande delicatezza e in senso circolare l' addome, insistendo sul sottocoda. Senza questa stimolazione, il piccolo non fa i bisogni e muore. Per i primi due giorni circa le feci vere e proprie saranno sostituite dal meconio, una pappetta più o meno densa di colore tra marroncino e verdognolo. Poi farà le feci, che devono essere abbastanza ben formate, pastose, sul marroncino- giallastro. Ora puliscilo: usa un panno caldo, umido e ruvido, come sarebbe la lingua della mamma. Con un panno simile puliscigli il musino sporco di latte. Mettilo a dormire sulla boule calda e foderata di nuovi stracci puliti. Tieni sotto controllo la temperatura dell' ambiente che deve essere: non inferiore a 30° durante la prima settimana; non inferiore a 28° durante la seconda; non inferiore a 25° durante la terza e la quarta settimana; non inferiore a 22° fino alla quinta settimana. Ovviamente la temperatura della boule deve essere superiore: l' unico limite è che non deve scottare. Ecco lo specchio delle quantità di latte da dargli, e della frequenza delle poppate:

fino a sette giorni: 2,5- 5 ml. ogni due ore (anche di notte);fino a quattordici giorni: 5- 10 ml. ogni due ore (di giorno) e tre ore (di notte);fino a ventuno giorni: 10- 15 ml. ogni tre ore (di giorno e di notte);fino a ventotto giorni: 15- 20 ml. ogni quattro ore (di giorno e di notte).

Il micino che mangia abbastanza e sta bene dorme tranquillo tra un pasto e l' altro. Il micino che ha mangiato poco o sta male si agita, dimagrisce e miagola (anche se noi non possiamo udirlo).

Ogni giorno ci deve essere un aumento di peso: quello ottimale è di 10 gr. al giorno, ma anche aumenti inferiori o irregolari vanno bene, purchè ci siano. Pesa quindi il micino ogni giorno sempre alla stessa ora, per vedere se c' è questo aumento di peso. Pesalo anche prima e dopo ogni pasto, per vedere se ha mangiato la quantità sufficiente.

Ecco in che posizione devi tenere il micino per allattarlo senza soffocarlo:

http://www.ilgazzettino.it/MsgrNews/HIGH…

http://www.associazioneacodaalta.it/come…

E' però indispensabile che tu sia aiutato dal veterinario: cercane uno sulle pagine gialle in rete.

Prova comunque a salvarlo. I micini hanno a volte insospettabili risorse di energia e resistenza, e bastano un paio di poppate come si deve e alcune ore di temperatura adatta per vederli riprendersi.

Una gatta abbandona il micino per ragioni diverse, tra cui: 1) non ha (ancora abbastanza) latte; 2) ha capezzoli difettosi; 3) il micino, secondo il suo istinto, ha difetti tali che non vale la pena di allevarlo; 4) per motivi ormonali ha (ancora) sopito l' istinto materno; 5) a volte non si accorge di averlo spinto troppo lontano da sé, il piccolo va in ipotermia, non emette più nessun richiamo, e lei non sente più il suo odore di gattino *vivo*.

Secondo me il gattino non beve il latte non perché sta male ma forse perchè non riesce a digerirlo essendo cosi' piccino.
Rimy
2013-04-20 13:32:45 UTC
Ciao

Secondo me il gattino non beve il latte non perché sta male ma forse perchè non riesce a digerirlo essendo cosi' piccino.

Ti consiglio di utilizzare la tettarella con un buco piccolissimo in modo che esce il latte solo se viene premuta dal gattino cosi' diminuisce il rischio di soffocamento.

Comunque non capisco perchè sua madre non lo allatta come dovrebbe fare , questo succede quando una gatta ha troppi cuccioli ma lei ne ha solo uno .

Sono daccordo con gli altri utenti assilla il vet o cercane un altro perché ha pochissimi giorni con quel latte non credo riuscirà A SOPRAVVIVERE .

Ti consiglio il latte apposito . (lo vendono in farmacia o nei negozi di animali )

Innanzitutto, la preoccupazione principale al ritrovamento del cucciolo abbandonato sarà il proteggerlo dal freddo: i piccoli sono molto fragili e soffrono particolarmente le basse temperature, quindi la prima cosa da fare è avvolgerlo il una coperta e scaldarlo il più possibile.



Il secondo passo è legato certamente ad un check-up veterinario generale: solo un esperto può stabilire con certezza il livello di disidratazione del gatto o l’eventualità di malattie o presenza di parassiti e pulci, quest’ultime pericolose perché possono privare il gattino della nutrizione necessaria.



Per quanto riguarda l’alimentazione, in caso di assenza di latte materno, la cosa migliore è l'allattamento artificiale, utilizzando un contagocce o un biberon. Nel farlo bisogna essere molto delicati per evitare soffocamento o problemi respiratori, e seguire un iter che comprende almeno un pasto ogni 3 ore (il doppio del tempo se il gattino è più grande). La costanza e la regolarità nella fornitura del latte sono fondamentali fino allo svezzamento.



Fattore molto importante è, inoltre, la pulizia del micio. In assenza della madre che lecca i piccoli per lavarli, favorendo anche la digestione intestinale ed un corretto stimolo per la circolazione, è necessario attuare una simulazione. Il metodo più corretto prevede un batuffolo di cotone o un piccolo pezzo di stoffa inumidito con acqua calda passato, molto delicatamente, sull’addome del piccolo - per stimolare la digestione - e su tutto il pelo per la pulizia.



SOS mamma

Nonostante tutte le cure che potete offrire al vostro gattino, ricordatevi che la cosa migliore è sempre cercare una madre surrogata per questi. Chiedete ad amici e parenti se possono "offrire" come madre adottiva il loro felino: è il metodo migliore per far sopravvivere e star bene il vostro cucciolo!





Spero di esserti stata utile .

BUONA FORTUNA !!!!!!!!!!!!!!!!

CIAOOOOOOOOOOOOOO
sexi
2013-04-20 13:04:52 UTC
Poverino! Mi spiace! Prova ad assillare il veterinario o a cercarne un altro!

Neanche io riesco a pensare chiaramente se penso a come possa stare quel piccolo gattino! (io sono amante degli animali)...

Puoi provare a farlo mangiare con il contagocce. Se non vuole INSISTI CON IL VETERINARIO!!!!!!!!!!!

Io proprio non capisco: se uno è veterinario ke faccia il suo lavoro!!!!!!!!!!!!!!

Ciao e speriamo in bene.
anonymous
2013-04-20 12:33:03 UTC
ma non ho capito la mamma e morta vabe prova ad assillare il veterinario e ascolta l altra risposta quella di nina


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...