La classificazione comprende:
I "12 guaritori":
Agrimony (Agrimonia), per chi nasconde ansia e tormento dietro gaiezza e cortesia;
Centaury (Centaurea minore), per chi, debole e privo di forza di volontà, viene sfruttato dagli altri;
Chicory (Cicoria), per chi è possessivo e ricatta gli altri perché stiano con lui;
Rock Rose (Eliantemo), per chi è preso da grande paura e panico;
Gentian (Genzianella autunnale), per chi si abbandona al pessimismo, si scoraggia e si deprime per motivi conosciuti.
Mimulus (Mimolo giallo), per chi ha paura delle cose del mondo;
Impatiens (Balsamina), per chi è impaziente e non sopporta interferenze nel suo ritmo;
Cerato (Piombaggine), per chi non ha fiducia in sé e chiede continuamente consiglio;
Scleranthus (Fiorsecco, Scleranto o Centigrani), per chi è indeciso tra due vie e si abbandona all'insicurezza;
Vervain (Verbena), per chi si lascia trasportare troppo dall'entusiasmo e dal fanatismo;
Water Violet (Violetta d'acqua), per chi è orgoglioso e ama stare da solo;
Clematis (Vitalba), per chi sogna ad occhi aperti, è indifferente alla vita e fugge dalla realtà.
I "7 aiuti":
Rock Water (acqua di fonte), per chi si autoreprime per essere d'esempio;
Wild Oat (Forasacco o Avena selvatica), per chi è scontento o insicuro sul ruolo da svolgere nella vita;
Heather (Brugo o Erica), per chi odia la solitudine e attacca bottone usando gli altri;
Gorse (Ginestrone), per chi prova grande disperazione e si sente senza speranza;
Olive (Olivo), per chi è completamente esausto a causa dello stress o della fatica mentale;
Oak (Quercia), per chi non riesce a staccare dal lavoro;
Vine (Vite), per chi prova desiderio e ambizione di dominare inflessibilmente gli altri.
Preparazione
Preparare i fiori di Bach è relativamente semplice, e il metodo con cui oggi si estraggono le essenze dai fiori è ancora quello tramandato da Bach stesso.Ci sono due metodi che Bach scelse nella preparazione dei suoi rimedi. Quello del sole e quello della bollitura. I dodici guaritori e i sette aiuti si preparano col primo sistema, mentre i diciannove assistenti con il secondo.Il primo metodo, quello del sole è molto semplice. Intanto è necessario lavorare in una giornata calda e soleggiata, ovviamente nel periodo di fioritura della pianta che vi interessa. I fiori vanno raccolti sul posto, senza essere toccati con le mani, e non devono essere bagnati dalla rugiada. Recidendoli con delle forbici, si fanno cadere i boccioli in un recipiente di vetro fine da 300 ml, riempito di acqua pura, avendo cura di non immergerli completamente, ma solo per metà, e di coprire con essi la superficie della bacinella. Quindi si lasciano macerare al sole per 5/6 ore (in Italia, dove il sole è più caldo rispetto al Galles, ne bastano 4); in questo modo il sole trasferirebbe la vibrazione propria del fiore all'acqua sottostante. Terminato tale periodo, si filtra l'acqua colorata dai fiori con un filtro di carta in una bottiglia da 1 l., e si allunga con una pari dose di cognac (o brandy), che serve per la conservazione. Questo composto è chiamato tintura madre dei Fiori di Bach. Per quanto riguarda Rock Water, il procedimento è un po' differente. Trattandosi infatti di semplice acqua di una fonte rocciosa, basta raccogliere quest'acqua nel solito contenitore (senza toccarla con le mani), lasciarla per quattro ore al sole e poi allungarla con il cognac, come prima descritto.Il secondo metodo, invece, è più veloce. Raccolti i fiori con la stessa metodologia, si portano a casa, dove dovranno essere posti in una pentola di metallo porcellanato, all'incirca nella stessa quantità del primo metodo ma con più acqua, 1,5 l. Lasciati bollire sul fornello a gas per circa 30 minuti, si lascerà raffreddare la tintura così ottenuta, aggiungendo poi all'acqua filtrata lo stesso quantitativo di cognac o brandy.Commercializzazione e uso
In commercio non si trova la tintura madre del fiore, bensì la bottiglia stock ottenenuta attraverso una prima diluizione, ossia 2 gocce di tintura madre in 10 ml di Brandy. A partire da questa, per ottenere il flaconcino di trattamento, basta prendere una boccetta da 30ml (preferibilmente dotata di contagocce) che si riempirà per due terzi di acqua e per un terzo di brandy, cognac o aceto di mele (sostanze che hanno la funzione di conservare e di stabilizzare la diluizione). A questo preparato si andranno ad aggiungere due gocce per ogni fiore che si desidera utilizzare. Bach sconsigliava di andare oltre i sette fiori per boccetta, ma esistono anche terapisti che prescrivono quantità più ingenti, fino ad un massimo di dodici fiori per diluizione.Si assumeranno quotidianamente quattro gocce in quattro momenti della giornata: quattro gocce al mattino appena svegli, quattro gocce poco prima del pranzo, quattro poco prima della cena, e quattro all'atto di coricarsi. Non è necessario che gli orari siano sempre gli stessi, anche se quest'ultima ipotesi è consigliata (soprattutto per quanto rigua